Hai mai desiderato camminare tra le stanze in cui ha insegnato Alessandro Volta?
Ti sei mai chiesto dove siano custoditi gli strumenti originali che hanno rivoluzionato la medicina, la chimica e la fisica in Italia?
Vuoi scoprire come le riforme dell’Illuminismo abbiano trasformato per sempre il volto dell’istruzione scientifica in Europa?

Se la risposta è sì, allora il Museo Storico dell’Università di Pavia è la destinazione perfetta per te. Non è solo un museo: è una macchina del tempo che ti trasporta nel cuore pulsante della ricerca, dell’innovazione e della cultura che hanno fatto grande l’ateneo pavese. Un viaggio unico tra reperti, strumenti e documenti che raccontano oltre due secoli di progresso scientifico.

Un museo nato dalle riforme dell’Illuminismo

Il Museo Storico dell’Università di Pavia affonda le sue radici nelle riforme teresiano-giuseppine del XVIII secolo. Fu in quel periodo che Maria Teresa d’Austria e suo figlio Giuseppe II decisero di trasformare l’Università di Pavia da istituzione decadente a centro di eccellenza scientifica e culturale.
Grazie al Piano Didattico del 1771 e al Piano Scientifico del 1773, nacquero nuove strutture di ricerca e insegnamento: il teatro anatomico, il laboratorio di chimica, il museo di storia naturale, l’Orto Botanico, e molto altro.

Un percorso espositivo tra medicina, fisica e ricerca d’avanguardia

L’allestimento attuale del museo prende forma negli anni ’30 del Novecento, in seguito alla partecipazione dell’Ateneo pavese alla prima esposizione nazionale di storia della scienza a Firenze nel 1929. Fu l’inizio di un grande progetto di valorizzazione del patrimonio scientifico universitario.

Il museo ospita oggi una straordinaria collezione di strumenti, reperti e cimeli, tra cui:

  • i materiali raccolti dal chirurgo Luigi Porta presso l’Ospedale San Matteo,

  • i cimeli della scuola golgiana,

  • il Gabinetto di Fisica di Alessandro Volta, restaurato nella sua collocazione originale.

Le grandi figure dell’Università di Pavia

La sezione dedicata alla medicina racconta l’evoluzione della chirurgia e dell’anatomia moderna attraverso le opere di Antonio Scarpa, Luigi Porta, Carlo Forlanini e Camillo Golgi. Quest’ultimo, premio Nobel per la medicina, è celebrato come uno dei padri fondatori delle neuroscienze moderne.

Un archivio che racconta secoli di sapere

Oltre agli oggetti esposti, il Museo conserva anche un prezioso archivio documentario, che va dal XV al XX secolo. Un vero e proprio giacimento di memoria, che integra e arricchisce le fonti custodite negli Archivi di Stato e nei fondi storici dell’Università stessa.

Una visita da non perdere per appassionati di scienza, storia e cultura

Il Museo Storico dell’Università di Pavia non è solo un luogo per specialisti o studiosi: è un’esperienza culturale coinvolgente per chiunque voglia comprendere come la scienza si sia evoluta nei secoli e quale ruolo abbia avuto Pavia nel panorama scientifico internazionale.
Tra le sue sale si respira il pensiero illuminista, si toccano con mano le innovazioni didattiche e si rivivono i momenti più significativi di una lunga tradizione accademica.